Valencia: a Rins la gara, a Bagnaia il titolo! Finalmente abbiamo la risposta!

Nella gara amarissima in cui Rins su Suzuki porta alla vittoria una casa che non ci  sarà più, Pecco Bagnaia riporta a Ducati dopo 15 anni un titolo mondiale e con una combo pilota/moto italiana che non aveva luogo da 50 anni! Gara orrenda ma finale che più giusto non si può!


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Rins, Binder, Martin, Quartararo, Oliveira, Mir, Marini, Bastianini, Bagnala e Morbidelli a chiudere i 10.
Ma adesso almeno abbiamo una risposta alla domanda di tanti lunedì!
La gara, lo diciamo subito, è al limite dell’orrendo, con una serie che sembra infinita di erroracci e cadute ma se ci fosse una giustizia motociclistica, sarebbe questa.: noia totale, paura, brivido e guida nei locali di una cristalleria. Potete guardare i 10 e i caduti e tanto vi basti, incluso Marquez inefficace e tornato nel baratro.
Eh sì perché Rins porta a casa una vittoria meritata che fa pentire Suzuki del ritiro (ammesso che i Giapponesi abbiano questo tipo di rimorsi davanti alle ragioni industriali) e Bagnaia, per quanto oggi sarebbe stato più difficile perderlo, questo mondiale, che vincerlo, porta a casa un titolo facendo capire che  è suo di diritto per i 114 punti recuperati e per lo strapotere dimostrato nelle ultime due gare nei confronti dei suoi avversari diretti e di tutte le combo dei bookmaker che lo vedevano irrimediabilmente perduto.
Masetti-Gilera1952, Libero Liberati-Gilera 1957, Agostini-MV Agusta 1972, queste le combo pilota italiano – moto italiana, che finalmente portano ad un Bagnaia-Ducati 2022. Ci sono stati certamente Lucchinelli, Uncini, Rossi, a vincere in classe regina, ma questo è un risultato particolare perché restituisce a Bologna il premio per un lavoro che l’ha portata ad essere indiscutibilmente la moto migliore del lotto.
Chi dice che Bagnaia non è il più forte di tutti i suoi colleghi, forse a anche ragione, ma non è quello che conta.
Quello che conta è che è l’uomo giusto sulla moto giusta al momento giusto che ha fatto le cose giuste e quindi niente può togliergli un titolo vinto così, ammesso che un titolo valga più di un altro.  Un fighter può incassare ma è il risultato finale che conta e gli ultimi round di Pecco sono stato un crescendo assoluto, al di là del fatto che Yamaha abbia vissuto un dramma tecnico che ha ne ha creato un altro umano, uccidendo un Quartararo che ha fatto più del possibile.

Gli hater si quietino perché non è stato rubato niente da nessun pilota.
Piuttosto, è giusto rimarcarlo, abbiamo subito un’informazione indecente convinta di essere stata bilanciata e dei giochi di marca spacciati per giusti giochi di squadra che hanno raggiunto l’indecenza plateale dei comportamenti in pitlane, ma soprattutto nel cercare di farci credere che non siano esistiti.

L’aggravante è che nessuno di questi comportamenti e atteggiamenti deprecabili hanno avuto influenza in un titolo che Pecco Bagnaia da Torino avrebbe vinto comunque.

Guarda la live di Misterhelmet con il commento della gara!

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