MotoGP, Jerez: Bagnaia batte Quartararo. Aleix Espargaro sul podio, bene anche Marquez!

Bagnaia strameritata davanti a Quartararo, Aleix Espargaro, Marquez, Miller, Mir, Nakagami, Bastianini, Bezzecchi, Binder, a chiudere i 10!

La gara di Jerez va come deve andare, sotto tutti i punti di vista, perché Bagnaia con pole, vittoria e giro veloce, ottiene quello che è giusto e non ci sono dubbi su chi sia il big dog a Jerez, in questo week end.

La gara per la vittoria, a dire il vero, quasi non c’è, perché l’uomo Ducati se ne va subito e mai si creano i presupposto per cui venga raggiunto. Forse a Quartararo sta bene così ed è comprensibile che si accontenti di mettere solo una pressione, senza piazzare veri attacchi.



Non significa però che a Jerez non ci sia spettacolo, perché sul podio ci salgono tre che se lo meritano.

Per il terzo gradino la spunta Aleix Espargaro grazie ad un errore di Marquez ma questo non toglie niente al pilota Aprilia perché pur avendo perso lo scontro diretto, ha vinto quello della pazienza e anche un po’ della sorte. Marquez e Miller sono (con Aleix Espargaro), la spina dorsale della gara. Entrambi ritrovati, entrambi meritevoli, buttano in campo le loro qualità tecniche migliori e solo la parte migliore del loro carattere.
Marquez ritrova la sicurezza nei sorpassi (o almeno parte di essa) e la capacità di ritirare su una moto già perduta, Miller ritrova l’istinto buono, benevolo, quello che ti suggerisce le cose giuste da fare.

Il resto è tanto lontano, ma nel mucchio spiccano la super gara di Bezzecchi, ottimo e abbondante, e le prestazioni d’emergenza di Bastianini e Mir, che però non possono ritenersi soddisfatti, a meno che tutti noi non abbiamo sbagliato ad aspettarci troppo da loro.
Quanto vale tutto il resto? Poco. Poco vale la Honda che qualcosina la ottiene, oltre a Marquez, solo con Nakagami (sicuro partente), poco vale KTM, tornata all’ombra dei primi tempi. C’è invece da spiegare l’inversione di ruoli in Ducati, con le Pramac disastrose, il buio di Rins, partito male e transitato peggio, e l’inferno assoluto delle altre Yamaha, praticamente vergognose.
Gli altri sono solo tasselli di un puzzle, che non ci interessa nemmeno completare.

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