MotoAmerica: Gagne potrebbe aver barato per 5 anni. Petrucci derubato del titolo?

Jake Gagne è stato beccato con carburante irregolare in seguito del penultimo round del MotoAmerica, al COTA. Non facevano controlli da 5 ANNI.
Stranamente l’anno scorso sempre al COTA (unico posto dove fanno i controlli), Gagne ha fatto solo gara due (forse dopo essersi assicurato che i controlli non c’erano). Come li ha vinti questi titoli? Ma soprattutto: come ha vinto quello dell’anno scorso, di soli 20 punti?
Da quanto tempo è irregolare la Yamaha di Gagne? E come lavorano questi?

 


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Sono ben tre i campioni di benzina presi dalla Yamaha YZF-R1 Fresh N Lean Progressive di Jake Gagne dopo Gara2 al COTA nel MotoAmerica Medallia Superbike.

Il direttore tecnico del MotoAmerica Tige Daane ha effettuato il prelievo dalla Ducati Warhorse HSBK Racing di Josh Herrin (primo posto), dalla BMW Tytlers Cycle Racing BMW di PJ Jacobsen (terzo posto) e della Yamaha di Gagne (secondo posto). “Si trattava di un test pre programmato e non li facevamo da un po'”. Un po’ tanto, però.
Ben cinque anni, secondo il direttore delle corse AMA Bill Cumbow.
Tenete conto che in quasi tutti i campionati il test viene effettuato, a campione sì, ma seguito di ogni gara.

Al Motoamerica è obbligatorio utilizzare il carburante VP Racing, che è anche sponsor dal 2019, guarda caso da quando non si effettuano i controlli.
VP dovrebbe fornire carburanti specifici a tutte le moto con l’eccezione delle baggers.

Nel caso della Yamaha di Gagne il combustibile è stato trovato irregolare per tre volte.
Una prima volta in sede di gara, poi in base ad un controllo del fornitore VP, ed in seguito anche dal laboratorio indipendente Intertek (lo stesso che fa le analisi per il World Superbike) a seguito di controanalisi richieste dal team “incriminato”.

Lo Steward panel dovrà adesso pronunciarsi sulle possibili sanzioni disciplinari per Gagne che al momento includono:

Un avvertimento privato o pubblico (capirai).
Punti di penalità per il pilota che possono portare alla partenza della gara successiva dal fondo della griglia o dalla pit lane o alla squalifica dall’evento successivo (inutile per uno che ha già vinto il campionato).

Una multa fino a 10.000 dollari (fastidiosa ma niente di che).

Squalifica dalla manifestazione in questione (qui sarebbe interessante ma bisognerebbe capire se si tratta del round o del campionato).

La perdita di punti in campionato (gliene dovrebbero togliere 149 per privarlo del titolo).

Non è esclusa l’applicazione di più sanzioni fra quelle sopraelencate.

Il team farà ovviamente appello ma la parte divertente è già iniziata in quanto Richard Stanboli, il proprietario, ha criticato apertamente i carburanti VP dicendo di essere stato costretto alla sostituzione di ben tre motori, proprio per la scarsa qualità della benzina.
“Secondo me, il carburante è una schifezza totale”, ha detto Stanboli durante un podcast dal vivo durante la stagione 2023. “VP può fare molto meglio. Sono un’azienda gigantesca. Fanno ottimi carburanti per altre serie, ma in questo caso particolare sono solo un po’ meglio di quelli del distributore. È quello che è e noi sappiamo di cosa si tratta”.

Le accuse di Stomboli riguardano esplicitamente i lotti della benzina prodotti nel 2023, che VP dice essere identici a quelli degli anni precedenti.
Ora può anche essere che verso Fresh N Lean sia in corso una “vendetta” per lo “sputtanamento” di uno sponsor da parte del proprietario del team, ma è anche certificato che il carburante è stato trovato irregolare per tre volte anche ad opera di un ente terzo.

Va notato che Jake Gagne, con la benzina “illegale”, ha polverizzato il record del circuito del COTA vincendo in Gara1 e arrivando secondo in Gara2 (l’anno scorso Petrucci aveva vinto entrambe le manche e Gagne aveva portato a casa solo un podio in gara2).
Chissà da quanto tempo va avanti questa storia, non tanto per i 148 punti rifilati quest’anno al ducatista Herrin, quanto per il margine ridotto con cui l’ha spuntata su Danilo Petrucci. Solo 20 punti nel 2022. Sarebbe bastata una squalifica per portare il titolo del MotoAmerica a Terni. E invece gli americani non controllano la benzina dal 2018, nonostante un cambio di sponsor tecnico. O forse, proprio per questo.

Fonte : Roadracingworld.com

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