I 1043 giorni di digiuno diventano 1043 calci in culo.
Marc Marquez ad Aragon domina tutte le sessioni da quando entra in circuito. Fa la pole, vince la Sprint e domina la gara con tanto di giro veloce! Al contrario, Bagnaia, non lo può salvare nemmeno l’intera redazione di una tv composta da amichetti del ranch e biografi di Valentino eternamente grati e obbedienti per discendenza. Il suo week end è scadente, poco lucido e anche sfortunato. Anche rimanendo in piedi, sarebbe dovuto andare a lezione da Martin e persino da Acosta. Come nella Sprint, se non peggio.
Marquez, Martin, Acosta, Binder, Bastianini, Morbidelli, Di Giannantonio, Bezzecchi, Rins, Miller.
Marquez rifila 5 secondi all’unico avversario in pista, Martin, solo perché l’ultimo giro lo passa a salutare. La gara non ha storia ed è un bagno di sangue fra invidie postdatate e rosicamenti di ogni genere, a partire da una cabina di commento (oggi ho scelto di ascoltarla in Italiano), che passa dalla mestizia della Sprint alla rabbiosa caccia al colpevole della gara vera e propria, come se Alex Marquez, incidentato con Bagnaia, sia colpevole dell’inefficacia di un intero week end del piemontese. Un sacco di gente inizia a preoccuparsi per l’anno prossimo, e perché no, anche per quest’anno, mentre altri si rendono conto degli inutili veleni buttati addosso ad uno che oggi li fa sembrare dei rookie.
Unici degni, zero rosicanti e comunque a modo loro consistenti, Martin e Acosta, che fanno un lavoro egregio e vincono la gara degli umani.
Mentre Bagnaia, poco lucido e poco efficace sin dalla sprint, butta via una gara per essersi trovato a sgomitare con un Alex Marquez che avrebbe potuto gestire diversamente.
Colpevole o innocente (per quello che secondo chi scrive è un incidente di gara), Bagnaia incassa il coro greco piangente della la redazione più schierata di tutti i tempi, regimi dittatoriali inclusi, formata da amichetti del ranch della VR46 e diretti da un giornalista che analizza gli incidenti cambiando i diritti e doveri delle precedenze in traiettoria in base ai piloti coinvolti.
Una tiritera ridicola iniziata con una due giorni di assoluzione per Bagnaia partita dalla Sprint e continuata nel warm up.
Ma il discorso non sta in piedi. Bagnaia, pilota egregio, così come sa mettersi nei casini, ne sa venir fuori e la classifica che lo vede secondo, non è destinata a durare così a lungo. Bagnaia è maestoso nel gestire così come nello sprecare. Ci risulta se la sia sempre cavata senza bisogno di aiuti mediatici.
Il resto della gara non c’è. Martin picchia duro e parla poco. Acosta picchia uguale e parla ancora meno, mentre dietro a questo terzetto tutto scompare.
Ridimensionato Bastianini, annullate come francobolli le Aprilia, le Yamaha e soprattutto le Honda, con Marini super negativo a beccarsi qyuasi 2 minuti.
Ma di nulla serve parlare in una gara noiosa, se non dell’impresa-ritorno di Marquez che, dopo 1000 e passa giorni, torna alla vittoria di una gara vera, distruggendo però tutto il week end e tante certezze di altrettanti avversari e detrattori.
Ma chi ha l’esclusiva di questo sport riesce rovinare anche questo.
Guarda la live con Misterhelmet!
Guarda i risultati della gara!
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