MotoGP, Phillip Island: Zarco davanti a Bagnaia e Di Giannantonio! Neanche fosse fatto apposta!

Nel suo GP n120 Zarco vince la sua prima gara diventanto il vincitore di GP n120. Bagnaia finisce secondo e rimane in testa alla classifica e Di Giannantonio, adesso sì, raddrizza un campionato e si rende nuovamente idoneo alla MotoGP. Tutto mentre Martin crolla suicidandosi sportivamente.
La gara è veramente intrisa di quel DRAMA di cui la nuova gestione Rossomondo parla sempre.

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Zarco, Bagnaia, Di Giannantonio, Binder, Martin, Bezzecchi, Miller, Aleix Espargaro, Alex Marquez, Bastianini.
Uno sceneggiatore o lo stesso Rossomondo, non avrebbe saputo metterla giù meglio, una gara così. Uno spettacolo assoluto e totale in cui succedono un sacco di cose nessuna delle quali prevista o prevedibile. La giornata finisce in modo assolutamente perfetto per tutti, tranne che per Martin, che però ci deve stare perché ha scelto “capoccionamente” lui la gomma della gara, andando contro i consigli del team che però ha sbagliato a farglielo fare. Dopo tante gare sì, una gara no che è colpa sua ed è quasi peggio dell’ultimo zero. Perché questa volta la gara era vinta.
Pramac cade comunque in piedi perché, nonostante il fastidio di Campinoti che avrebbe voluto Martin sul podio piuttosto che un’inutile vittoria francese, è un team che è in grado di fare una cosa che nemmeno il team interno è in grado di fare: mettere due piloti sul gradino più alto del podio. Questa cosa se la deve ricordare.
Alla fine è tutto perfetto, per Ducati.
1) Zarco porta a casa la prima vittoria in carriera e saluta con dignità ma soprattutto senza rompere le scatole a Bagnaia.
2) Bagnaia rimane in testa al mondiale con una certa serenità ridimensionando Martin
3) Di Giannantonio si riscatta e torna ad essere nuovamente una presenza sensata in MotoGP.
4) Martin si dà una regolata e torna nei ranghi. Per vincere deve ragionare.
5) In rappresentanza di una KTM, unica alternativa decente, Binder chiude quarto, che non è bene ma nemmeno troppo male.
La ferraglia giapponese, non esiste, e Aprilia non è competitiva.
Per quanto riguarda le Ducati gialle, invece, non ci può essere gloria per tutti. Oggi si prendono un turno di pausa con la “scusa della malattia”.
E Marquez? E Marquez è già con la testa in Gresini, però la tentazione di riprendere un articolo comico di qualche anno fa, è forte.
Non è che ci sono i suoi consigli dietro ai miglioramenti fulminanti di Diggia? Si scherza.

 

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