MotoGP, Austin: Marquez torna re davanti a Quartararo. Bagnaia terzo grazie ai giochi di squadra!

Marquez Austin

In Texas va tutto in scena come se fossimo nel 2019 o anche prima.
C’è Marquez e gli altri guardano perché lui in giù, Quartararo incluso, non ce n’è.
Lo spagnolo scava un canyon dietro di lui mentre le forze in campo sono quelle del campionato con la forzatura di un Bagnaia che riceve un podio in regalo in virtù di maldestri giochi di squadra che fanno letteralmente scansare Miller prima e Martin, poi. Fa bene a non festeggiare.
Il resto, tutto noiosamente nella norma a parte Bastitnini che è magnificamente sesto. Dopo di lui il nulla di anziani, raccomandati e gente che non riesce a venire fuori dai problemi: insomma, comprimari.

MIni cronaca.
Al comando ci va subito Marquez seguito da Quartararo e Rins mentre Bagnaia soffre e Nakagami cade.
Alle spalle di Marquez, che in pochi giri ha un gap di un secondo, ci sono Qurtararo, Martin, Miller e Rins che cede qualche posizione in pochi giri.
In difficoltà netta, invece, Bagnaia che fatica a stare con i migliori.
Nel frattempo va out Zarco mentre Bastianini cresce ed entra in top ten.
!! giri da fare: con il vantaggio di Marquez che sale a 2.3 secondi cade anche Espargaro.
A meno 7 Miller fa pateticamente passare Bagnaia per ordini di scuderia mentre Marquez ha un vantaggio di quesi quattro secondi. Fra Bagnaia e Quartararo, però, c’è Martin che non sembra voler rallentare.
Alla fine i giochi di squadra colpiscono duro anche Martin che oltre a far passare Bagnaia deve anche scontare un long lap penalty. La tristezza.

Marquez vince comodo davanti a Quartararo, Bagnaia, Rins, Martin, Bastianini, Mir, MIller, Binder e Pol Espargaro a chiudere i 10.

 

Pagelline
Marquez
E’ il vero Texas Ranger. Stile Chuck Norris da lui arrivano solo calci girati. Non c’è niente da fare. Per oggi è guarito.
Voto10

Quartararo
Fa la gara migliore possibile. Non potendo prendere Marquez sceglie di provare a vincere il campionato. Diversamente da altri non ha compagni di squadra in grado di aiutarlo. E’ tutta roba sua.
Voto 9,5

Bagnaia
Fa fatica al via, poi si riprende. Per fargli ottenere il podio però, va detto, si scansano Miller e Martin. Anche volendo far finta di non vederlo, è innegabile e plateale. La stampa estera è perplessa, la nostra fa finta di niente. Fa bene a non festeggiare, anche se dichiara altre motivazioni.
Voto 7,5

Rins
E’ uno che in Texas sa vincere ma non oggi. Fa il possibile e ne viene fuori una bella gara in cui cerca di spingere fino all’ultimo.
Voto 8

Martin
Appuntito fino a che non deve scontare un long lap e, allo stesso tempo, far passare Bagnaia. Poi cede una posizione di troppo. Un’altra.
Voto 8

Bastianini
A lui la Ducati peggiore del lotto. Eppure è lì a pettinare Mir e compagnia.
L’antiraccomandato che ci piace. Il fatto che la Ducati 2021 andrà a Marini provoca tutti i sintomi dell’intossicazione alimentare.
Voto 8

Mir
Oggi è uno di quei giorni in cui dovrebbe pensare a quando ha dato a Marquez del succhiascie. Una gara buia.
Voto 5,5

Miller
Anche lui è un castrato politico. Poi alla fine crolla, anche. E male.
Voto 5,5

Binder
Non si vede granché durante la gara. Una delle cose degne di nota è il crollo negli ultimi 5 giri. Ma sulla KTM nessuno meglio di lui.
Voto 6

Pol Espargaro
Ecco quanto vale la Honda senza Marquez. Meno di una ducati del 2019.
Meno di una KTM guidata bene e sicuramente meno delle Suzuki.

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