Honda in Supersport: fa sul serio o c’è qualcosa sotto, tipo Petronas?

C’è una notizia interessante che è passata un po’ in sordina. Un po’ troppo. Forse perché si parla di Supersport che non è mai appetibile. Eppure fra le moto sportive, quelle della cilindrata di mezzo sono le uniche che ormai si vendono e il campionato è quello potenzialmente più interessante!

 

Misterhelmet Shop 

 

Parliamo del ritorno di Honda in Supersport, mica pizza e fichi. Insomma, mancava solo lei, se pensiamo che Suzuki ha ormai mollato tutto, anche se qualche talebano dell’informazione considera MotoAmerica ed EWC come qualcosa di significativo.
Resta il fatto che va spiegato perché Honda torna e in che forma e cosa ci possiamo aspettare. Vorrei portarvi a capire come funzionano certe cose nel motorsport e come mai vanno in un certo modo che ad un primo impatto non si capisce.

Il titolo del sito Worldsbk.com dice:
“Honda torna nel WorldSSP con il team MIE MS Honda, Mackenzie e Norrodin in pista nel 2023”

Due team in uno, quindi. MIE + MS.
Il team MIE è il team di Midori Moriwaki, no Moriwaki famiglia, solo Midori,c’è una differenza… la squadra mandata a quel paese, in pratica da Althea, esasperata dall’approccio, mancanza di serietà e soldi etc etc, non mi voglio dilungare, ma il comunicato del team di Bevilacqua lo ricordo bene e parlava chiaro.
Come ha continuato la Superbike Honda MIE, lo abbiamo visto attraverso le sofferenze dei poveri Syahrin e Mercado. Il malese è stato riconfermato e nel 2023 sarà affiancato da Granado che presumibilmente soffrirà accanto a lui. Mercado è invece fuggito.

Accanto a MIE compare la sigla MS, che sarà la parte che curerà la Supersport con le CBR6000RR guidate da Tarran Mackenzie, inglese, e Adam Norrodin (che in realtà si chiama Muhamad Adam bin Mohd Norrodin), malese.
Ma chi è MS Racing Team? Non un top team ma comunque una squadra che le corse le sa fare. Dal 2018 gareggia in WorldSSP e il WorldSSP300 con Yamaha.
Il team MS Racing in questo 2022 ha lottato fino alla fine per il titolo con Marc Garcia nella SS300 mentre nel 2019 ha partecipato oltre che nella SS300 anche al WorldSSP, schierando delle Yamaha, vincendo Gara 1 al Circuit de Barcelona-Catalunya con Andy Verdoia.
Per quanto riguarda i piloti la cosa è un po’ atipica. Mackenzie, 27 anni, è il campione British Superbike 2021 e British Supersport 2016 quindi è un po’ strano che vada su una Supersport al debutto.
Norrodin, 27 anni, invece, è un pilota con passaporto malese e valigia, è evidente. La valigia la condivide con Syahrin e potrebbe chiamarsi  Petronas.
Dopo tre stagioni in Moto3, miglior risultato un 5° posto, sette gare in 2 anni in Moto2, miglior risultato: 22 posto. E 2 terzi posti nel campionato asiatico Superbike nella pista di casa con BMW. Evidentemente un pilota pagante.

Ma perché Honda dopo 10 titoli mondiali Supersport, 104 vittorie, 283 podi e 98 pole position torna in Supersport dopo2 anni (sembrano di più) con due piloti debuttanti di cui uno scarso, in un team buono solo a metà, per fortuna quella della Supersport, invece di affidarsi ad un top team?

Dal punto di vista tecnico, per fare una prova. Non è evidentemente HRC a tornare in pista. Ci torna il team MS di Felix Garrido, che è un team spagnolo ma non c’è l’ombra di HRC. Però Garrido non deve ringraziare MIE Moriwaki come si legge nei comunicati perché forse è il contrario.

In realtà Honda, non in prima persona ma probabilmente attraverso una filiale di un paese asiatico, prova a vedere se le cose possono funzionare, affidando due moto ad un buon team Supersport, cogliendo l’occasione per aiutare finanziariamente MIE Moriwaki.
Cosa farà per MS, MIE Moriwaki, che da anni rantola in Superbike tanto che nel 2021 si era presa anche una pausa durante il mondiale perché non aveva i soldi?
Farà da supporto logistico, smezzerà le spese e qualche sponsor, e troverà il modo di continuare ad esistere, cosa altrimenti molto complicata, grazie al possibile sponsor Petronas portato dai due malesi.
Tecnicamente la CBR 1000 SBK di MIE non è nemmeno lontana parente della moto di Lecuona e Vierge. Cambiano forcellone, piastre , serbatoio , cambio, telaio  e i risultati si sono visti. Il resto è evidente, a partire dal big sponsor in carena, che è sempre mancato e potrebbe invece arrivare quest’anno proprio grazie alla Supersport. Syahrin porta soldi, Granado porta il contributo di Honda Brasil e Norrodin, vedi Syahrin!

Per quanto riguarda Honda, c’è un modo per testare la CBR 600 senza esporsi troppo in un modo che se le cose vanno bene si tratta di Honda mentre se vanno meno bene si tratta di un’esperienza privata? Eccolo qui. E’ il modo che ha Kuwata, direttore di HRC, per rimettere il piedino in Supersport, supportare una filiale nazionale asiatica (da qui Norrodin) e aiutare Midori Moriwaki ad alleggerire i costi.
Fra le mie poche certezze della vita, ce n’è una: la parte Supersport del team Moriwaki MS farà decisamente meglio dei suoi compagni di box della Superbike.
A Honda interesserà più MS che MIE. Del resto un team vero, con una superbike vera, ce l’ha già. Ma Honda potrà sempre dire che non si tratta della Supersport ufficiale.
L’impegno ufficiale arriverà solo se le cose andranno in un certo modo.

Articoli consigliati

No comment yet, add your voice below!


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *