
La notizia che sarebbero stati trovati i soldi entro la fatidica scadenza del 23 maggio, è arrivata e lo dichiara la stessa Pierer Mobility. Però non è un prestito e nemmeno un regalo. Ecco cosa succede, nel bene e nel male!
Dopo le rassicurazioni di qualcuno — che diceva “è tutto a posto, ragazzi, tranquilli!” — oggi arriva la notizia bomba:
PIERER Mobility AG: garantito il pacchetto di finanziamento per la ristrutturazione di KTM!
Ma attenzione… non correte a stappare lo spumante!
I piani di ristrutturazione di KTM AG, KTM Components GmbH e KTM Forschungs & Entwicklungs GmbH potranno sì, essere realizzati… ma solo perché i soldi per la scadenza del 23 maggio sono stati trovati.
Il 25 febbraio 2025, i creditori hanno approvato il piano con una quota del 30%, da versare entro — indovina un po’? — proprio il 23 maggio.
Totale da raccattare? Circa 600 milioni di euro.
E Pierer Mobility ha annunciato che — a patto che si firmi tutto come previsto — il finanziamento c’è.
Quindi KTM è salva?
No. È salva dalla scadenza del 23 maggio. Punto.
Volete sapere il resto? Guardate questo video fino in fondo o leggete il pezzo.
In questo 24mo video su KTM, La prima domanda che faccio è: perché se KTM è salva e la situazione è semplice, perché quellli che sono andati davanti alla fabbrica chiusa a dire che andava tutto bene e quegli altri che prima lavoravano per un sito di KTM scrivonoi articoli lunghissimi per spiegare le cose?
Quello che è successo è questo: Pierer Mobility ha trovato i soldi per tappare momentaneamente il buco, o almeno così sembra.
lo dice qui https://www.pierermobility.com/en/newsroom/eqsfeed/2990330?type=adhoc
Come annunciato, il 25 febbraio 2025 i creditori di KTM AG, KTM Components GmbH e KTM Forschungs & Entwicklungs GmbH hanno approvato una quota del 30% del piano di ristrutturazione, pagabile entro il 23 maggio 2025. L’importo totale necessario per finanziare la quota nell’ambito dei tre piani di ristrutturazione ammonta a circa 600 milioni di euro.
Ma attenzione… non è un rilancio. È un paracadute temporaneo.
Dal 24 maggio in poi, KTM — che ricordiamolo, ha la produzione ferma — torna a perdere soldi. O comunque, non ne incassa.
Questi 600 milioni, che secondo le indiscrezioni arrivano da Bajaj, cambiano completamente la natura dell’azienda.
In altre parole? KTM non sarà più l’azienda austriaca che conoscevamo tutta champagne e sprechi
Sta per diventare una azienda indiana.
E quando sento che “le preoccupazioni del governo austriaco stanno svanendo”… boh, io non capisco.
Un’azienda indiana investe 800 milioni in un’azienda al collasso e… lascia tutto com’era?
Ma per piacere.
È molto più probabile che Bajaj trasformi l’investimento in capitale, aumentando il proprio controllo su KTM e scalando le quote di Pierer.
Perché se invece fosse un prestito, KTM si troverebbe con un altro debito enorme da rimborsare. Non avrebbe senso.
Fra l’altro c’è da sistemare anche la questione di un’altro prestito, quello di 80 milioni di Zochling di Remus. Essendo scaduto il prestito , Zochling vorrebbe delle azioni, come abbiamo detto nel video qui sotto e nell’articolo qui.
Quindi, attenzione: questa iniezione ferma l’orologio, ma non fa ripartire l’azienda.
E non c’è alcun piano industriale sul tavolo. Lo dovranno implementare e ci vorranno altri soldi. Chi li metterà?
Quindi cosa succede ora? Succede che da questo momento comandano gli indiani di Bajaj.
E potrebbero cambiare tutto.
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Produzione tutta in India per risparmiare sprechi e controllare tutto
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Molti meno modelli, soprattutto grossi
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Probabile fine dei brand Husqvarna e Gas Gas, o quantomeno una loro forte riduzione
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In Europa resteranno: il design, il museo che è vietato chiamare museo, qualche ufficio di rappresentanza… e magari le squadre corse. Quindi non più 7000 dipendendi come spera il governo austriaco, a meno che non sia stato promesso questo e io non l’ho letto da nessuna parte.
Tornando alla squadra corse, attenzione: le squadre, se restano, saranno gestite molto più rigidamente.
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