
Al Redbullring Marquez si prende tutto quello che non si è mai preso nella vita. Sprint e gara lunga, sono sue. Bagnaia, nella sprint, ha un problema ignoto mentre nella gara lunga va in tilt mentale e arriva ottavo. Le sorprese belle sono Aldeguer e Bezzecchi, che volano. Maluccio Alex che, dopo il podio della Sprint, nella lunga paga il long lap. Alla fine il 93 tiene sotto i piedi il campionato: 142 punti su Alex e 197 su Bagnaia che vede avvicinarsi Bezzecchi che con 43 punti da recuperare è più vicino che mai alla seconda guida Ducati. Pecco, nei confronti di Alex Marquez, ha ben 55 punti di ritardo.
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I 9 a punti nella sprint: Marc Marquez, Alex Marquez, Acosta, Bezzecchi, Binder, Aldeguer, Bastianini, Di Giannantonio, Zarco.
I dieci al traguardo della gara lunga al Redbullring: Marc Marquez, Aldeguer, Bezzecchi, Acosta, Bastianini, Mir, Binder, Bagnaia, Raul Fernandez, Alex Marquez
Nel week end in cui Marc Marquez schiaccia il campionato, Pecco Bagnaia alza Bandiera bianca e fa allusioni pesanti. Sabato se la prende con Michelin e domenica chiede spiegazioni a Ducati, andandoci pesante soprattutto con la TV Spagnola.
A Dazn Spagna
Bagnaia: “Spero mi diano delle spiegazioni”.
Izaskun Ruiz: “Ducati?”.
Bagnaia: “Sì”.
Izaskun Ruiz: “Stai perdendo la pazienza?”.
Bagnaia: “Sì”.
La sprint ha il suo dominatore in Marc mentre Bagnaia dopo essere partito malissimo, si ritira quando è ventesimo perché la moto balla molto, ma né da Ducati né da Michelin arrivano “spiegazioni”. Resta il fatto che il torinese va malissimo anche in gara lunga e un ottavo posto non gli basta per tenere la distanza da Alex Marquez. Il “fratello di”, arriva decimo per non essersi mai ripreso dal long lap assegnatogli a Brno ma gli ruba comunque 7 punti perché nella sprint è secondo. Per Pecco ci sono le lacrime di sabato (vere, non è per dire) e il muso lungo della domenica, con tanto di accuse pesanti. Per il resto, la sprint, è l’antipasto della domenica.
Sì, perché il Redbullring offre anche cose belle, tipo la gara magnifica di Bezzecchi che tiene testa a Marc Marquez per buona parte della corsa ma soprattutto Aldeguer che viene su come una furia e chiude addirittura secondo. Dall’Igna, per lui, ha già deciso. Aldeguer è il futuro di Ducati. E i detrattori, muti. Inclusa l’intera VR46. La presenza di Valentino in persona, che dispensa consigli a tutti i suoi, non basta a scongiurare la ripassata di botte che Gresini rifila ogni week end alla sua squadra. I celesti hanno un rookie e uno con la GP24. I giallofluo, hanno un veterano come Morbidelli e una GP25 che Di Giannantonio non sfrutta sempre.
A parte il problema tecnico della domenica (la moto prende fuoco), non è comunque convincente.
Il tutto mentre Aprilia cresce (con il solo Bezzecchi, per il momento) e KTM migliora con Acosta, Bastianini e Binder. Le Jap? Ancora fatica. Yamaha ha un w.e. nerissimo mentre Honda fa cose buone con Zarco e Mir il quale, stranamente, non cade.
Piacerà agli americani questa MotoGP piena di drama e polemiche in cui uno, però, è un eroe assoluto mentre alle sue spalle ogni volta succede di tutto.
Da ricordare, la gara n1000 della classe regina, come quella del giorno in cui Marc Marquez mette sotto i piedi l’intero sistema continuando uno dei più sontuosi comeback della storia del motorsport. Da quasi morto con un braccio a penzoloni a dominatore assoluto che nemmeno con il Guanto di Thanos. Ma il futuro non è avaro. Aldeguer e Bezzecchi sono i prossimi anni della MotoGP mentre in Moto2 esplode definitivamente Moreira, il brasiliano che le jap si litigano per la classe regina!
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