
Ad Assen, terreno di caccia di Bagnaia, Marquez domina tutto mentre il torinese va male nella Sprint e non fa meglio del podio nella gara lunga anche se è comunque parzialmente ritrovato.
Chi va forte è Bezzecchi mentre Alex Marquez, dopo il secondo posto della Sprint, va in terra per un contatto con Acosta e verrà operato alla mano destra.
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I 9 a punti nella sprint: Marc Marquez, Alex Marquez, Bezzecchi, Di Giannantonio, Bagnaia, Vinales, Aldeguer, Morbidelli, Acosta
I dieci al traguardo della gara lunga ad Assen: Marc Marquez, Bezzecchi, Bagnaia, Acosta, Vinales, Di Giannantonio, Morbidelli, Raul Fernandez, Bastianini, Quartararo
La sprint è un cliche, con la novità di Bezzecchi che evidentemente è in forma sin dalle FP mentre Bagnaia è in super sofferenza. I Marquez vincono e Marc non dà spazio a niente e a nessuno. Il fatto che sia visibile e non voli via, non vuol dire che sia attaccabile e questo i servi non lo capiscono. I menomati da divano, li seguono a ruota.
Nella gara lunga Marc Marquez non ha “scudieri” perché Alex becca una botta da Acosta che lo manda in terra e in sala operatoria. Dito fratturato per lui e operazione prevista per domani. La causa diretta? Forse il corpo di Pedro che tocca la leva del freno di Alex. Succede.
Di bello, in gara, c’è Bezzecchi che si libera di Bagnaia e lo saluta, salendo sul podio meritatamente, senza poter attaccare Marc Marquez che sembra sempre alla portata ma poi, quando serve, allunga il necessario e si rende imprendibile.
Il n2 Ducati finisce sul podio e dovrebbe essere contento mentre invece, nelle interviste post gara comunica ancora frustrazione. Di fatto c’è che anche un miglioramento non gli basta, e questo è buono per un pilota che vuole stare davanti ma forse sarebbe meglio provare a ricostruire le prestazioni, un week end alla volta.
Le KTM? Buonissime perché Acosta si batte da leone e Vinales è sempre lì e le moto austriache fanno meglio di tante Ducati, a partire di quelle del team VR46 Pertamina (entrambe) e di Aldeguer che va out causa Mir.
Le jap soffrono molto, troppo, ma almeno Quartararo la mette nei 10 dopo la tombola di sabato.
La pole non basta, ma almeno è un segnale. In sintesi: jap attese.
E che altro è atteso, dopo Assen? Un qualche passo falso di Marc Marquez darebbe un po’ di ossigeno alla classifica, ma visto il trend è chiedere la luna. Altra cosa bella sarebbe avere una TV che oltre ad essere schierata, faziosa e infantile, non vada addirittura oltre, con bestemmie in diretta e piloti paragonati a cani.
Anche un trattamento equo nei confronti degli stessi, non sarebbe male. Perché poi se si lancia il sasso dell’insinuazione e poi ci si nasconde facendo i servi nel face to face, i bimbiminchia comunque a casa prendono e fanno loro quello che vogliono e gli fa più comodo.
Forse, oltre a Liberty Media, che rivoluzionerà (si spera in bene) la MotoGP dal punto di vista organizzativo, sarebbe utile una bella pulizia a livello televisivo. Prima che sia troppo tardi.
Non so all’estero ma qui in Italia siamo al non ritorno.
Sembrano temi extra motociclistici ma invece lo sono eccome, perché poi in pista, a guardare i piloti che rischiano la vita, ci vanno proprio i menomati di cui sopra. E i fischi uno dei prodotti made in Italy che stiamo esportando di più.
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