
Valencia chiude un campionato tormentato, in vista di un anno di transizione poco significativo. La Ducati super dominante della stagione, sembra un ricordo mentre Aprilia sembra la prima forza. Nella sprint ok Alex Marquez, Acosta e Di Giannantonio. Nella lunga, il palco è per Bezzecchi e Fernandez. Solo Diggia è l’unica costante Ducati.
Guarda la Live di Misterhelmet con il commento della gara Sprint!
Guarda la Live di Misterhelmet con il commento della gara lunga!
I 9 a punti nella sprint: Alex Marquez, Acosta, Di Giannantonio, Raul Fernandez, Bezzecchi, Morbidelli, Quartararo, Binder Ogura.
I dieci al traguardo della gara lunga: Bezzecchi, Raul Fernandez, Di Giannantonio, Acosta, Aldeguer, Alex Marquez, Marini, Binder, Miller, Bastianini.
La sprint, fra le due, è la gara che conviene guardare. Esattamente come a Portimao.
Vero che Alex Marquez fa quello che vuole ma dietro, almeno, succede qualcosa.
Bezzecchi, per esempio, poleman, la gestisce male e crea i presupposti per uno spettacolo che altrimenti non ci sarebbe. Compreso Raul Fernandez davanti a lui e una serie di altri underdog, di lusso e non. Va però detto che chi si basa sulla gara corta per fare le scommesse della domenica, sbaglia proprio tutto.
La gara lunga, infatti, vede un solo e unico dominatore: Marco Bezzecchi che fa, con Aprilia, più o meno quello che hanno fatto i Marquez durante la stagione. Se ne va e ciao, lasciando agli altri le briciole. Il problema è che non è solo. Con lui c’è un Fernandez indiavolato che quasi lo va a prendere. E ha la stessa moto. I ruoli sembrano invertiti ed è Ducati che deve salvare la faccia e affidarsi a Di Giannantonio che deve usare la sua GP25 per non interrompere la striscia Ducati sul podio. Se fosse per Gresini, non sarebbe possibile, non oggi. E se fosse per il team factory, invece, staremmo proprio freschi. Da quando non c’è Marc Marquez, il team Lenovo, nelle gare lunghe, ha fatto solo 2 punti. E li ha fatti un sottorookie, cioè uno che non è nemmeno un debuttante, ma un sostituto che si chiama Nicolo Bulega. Bagnaia, infatti, viene toccato da Zarco e non riesce a gestire la moto nella ghiaia, finendo la sua gara al primo giro. Bulega, invece prende un punticino.
A cosa è dovuto tutto questo? Un po’ di rilassatezza del team factory, evidentemente sazio e forse poco motivato, tanta buona volontà di chi ha inseguito tutta la stagione e adesso è in forma, e un po’ alle concessioni, che funzionano eccome.
Però da martedì bisogna ricominciare a rimboccarsi le maniche.
Il resto degli onori, onori minori, li prendono le KTM, che come al solito, però, perdono terreno da metà gara in poi, e i jap, ma solo con Honda.
La gara, o meglio, il campionato, per concludere, ha tre asterischi.
Il primo è per Morbidelli, che ne combina un’altra delle sue centrando Aleix Espargaro (già non si vogliono bene, i due), fermo alla casella di partenza. L’italiano partirà dai box per poi ritirarsi. A mio avviso Morbidelli deve fare un reset perché in pista è una mina vagante.
Il secondo asterisco è per i ritiri da infortunio: Vinales e Martin, mezzi rotti, fanno un pezzo di gara e poi tornano ai box, chi per scontare qualche penalità, chi per motivi contrattuali. La MotoGP è diventato un campionato in cui gli infortuni diventano decisivi e possono segnare le carriere. Con un campionato lunghissimo in cui bisogna schierare e far girare le moto a tutti i costi, ad un team servono ormai almeno 4 piloti veri, perché con i collaudatori che diventano sostituti, non si va da nessuna parte.
Il terzo asterisco è per il confronto Marquez-Bagnaia. Il primo può permettersi di farsi male a 10 gare dalla fine e vincere comunque il titolo con un distacco mostruoso.
Il secondo, invece, nelle stesse ultime 10 gare fa 14 punti, tutti nelle sprint, chiudendo a 0 ben 5 gare lunghe. Una cosa che nel team factory che ha vinto tutto, è decisamente impossibile da accettare.
Anche Ducati Lenovo deve fare un bel reset, perché senza Marquez è ai livelli di Honda e Yamaha, anzi peggio.
Ci vediamo presto per i test!
La classifica: Marc Marquez 545, Alex Marquez 467, Bezzecchi 353, Acosta 307, Bagnaia 288.
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