
25 aprile: un’assemblea straordinaria di Pierer Mobility. che arriva dopo il fallimento degli aumenti di capitale proposti ad aprile, dopo la perdita di oltre metà del capitale sociale, e con le linee di produzione KTM ferme per mancanza di liquidità. Nel frattempo, in MotoGP: wild card annullate, test ridotti, piloti scontenti. E la domanda ora non è più “quale sarà il futuro di KTM?”, ma piuttosto: KTM riuscirà a finire la stagione MotoGP o dovrà addirittura venderla? E a chi? Se vi sembra tutto improvviso, è solo perché non seguite Misterhelmet. Questa crisi l’abbiamo annunciata, spiegata, documentata da un anno. Tutto si è avverato. E tutto continua a peggiorare. E noi facciamo un altro Misterhelmet Report!
Disclaimer!
Se appare soddisfazione, nei video o negli articoli, non è per l’evolversi della vicenda, che mi addolora, ma per il fatto di avere la coscienza pulita per aver lavorato bene ed in modo onesto.
Vi posso solo dire di continuare a seguire Misterhelmet. Tutta la documentazione di cui parlo, la trovate qui: https://www.pierermobility.com/en/newsroom/ad-hoc-news
Parliamo di KTM, ma potremmo dire: facciamo un’“autopsia in diretta” di un gruppo che si sta smontando pezzo per pezzo.
Il 25 aprile, oggi per chi guarda il video il primo giorno, Pierer Mobility terrà un’assemblea straordinaria che ha già perso gran parte del suo significato,
perché le misure che dovevano salvare la situazione… sono state ritirate.
Aumenti di capitale: tentativo fallito
Il 4 aprile, Pierer Mobility aveva annunciato un piano disperato: 150 milioni in aumento di capitale cash, con diritto di sottoscrizione.
200 milioni in prestiti da Bajaj, da convertire in azioni a 7,50 euro. Sembrava il piano della speranza. È diventato carta straccia alla partenza.
Né il mercato né i piccoli azionisti hanno risposto, e il rischio legale legato a eventuali ricorsi ha fatto il resto. Risultato?
Le misure sono state eliminate dall’agenda dell’assemblea del 25 aprile. Un piano di salvataggio, insomma, morto prima di nascere.
Capitale dimezzato, bilancio fantasma
Il problema resta: oltre metà del capitale sociale è evaporata. Il bilancio 2024 è stato posticipato perché non si può più chiudere con la continuità aziendale garantita. E senza un bilancio, senza capitale, senza investitori… tutto il gruppo cammina nel vuoto.
Produzione: bloccata da mesi, ora sospesa del tutto
Il vero cortocircuito però è industriale. Meno di 4.000 moto prodotte nei primi mesi del 2025. Produzione di nuovo sospesa dal 28 aprile.
E l’obiettivo dichiarato di 230.000 moto da giugno… fa ridere per non piangere. Ufficialmente si parla di mancanza di componenti.
Ma la realtà è che le componenti non sono state comprate perché da mesi mancano i soldi. E non dimentichiamolo: ci sono ancora decine di migliaia di moto invendute in stock. Quindi: produrre cosa? Perché? Per chi? Con che soldi?
MotoGP: un asset svuotato, in modalità sopravvivenza
E adesso guardiamo alla MotoGP.
Un tempo era la cosa da salvare, il fiore all’occhiello da proteggere mentre l’azienda si bloccava. Oggi è diventata la cosa da sacrificare per provare a salvare quello che resta dell’azienda. E attenzione: non solo non è più etico continuare a correre con un’azienda in crisi mentre lavoratori e fornitori restano appesi, ma non è più nemmeno sostenibile economicamente.
La MotoGP è ormai l’unico gioiello rimasto in una corona arrugginita, l’unico asset con ancora un po’ di valore, e quindi il più facilmente cedibile.
Però è a rischio anche lei e non è vero che va avanti con fondi “a parte” o con sponsor separati.
È una favola. Una favola comoda, che oggi non regge più. E ve lo dimostro.
Le wild card? Annullate. E non per ragioni tecniche. Le scuse sono ridicole e patetiche.
I test? Ridotti all’osso.
Beirer ci racconta che “i quattro piloti ufficiali testano direttamente in pista”. Certo, come no. Favole.
Intanto i piloti iniziano a parlare apertamente, e dietro le quinte è caccia al contratto. Acosta? È già perduto. Ma su questo facciamo un contenuto a parte. La domanda vera è semplice e scomoda: KTM finirà davvero la stagione MotoGP?
Per me, se ci arriva, sarà uno zombie, anche se alle riunioni MSMA gli austriaci fanno finta di essere vivi con proteste continue e pretese assurde.
Investitori: solo storytelling
I nomi ventilati nei mesi scorsi? FountainVest ha investito altrove. CFMoto non si è mai fatta vedere. Bajaj, seppur coinvolta, non ha mai dichiarato di voler salvare KTM. Al limite comprerà il cadavere un tanto al kg e lo farà a pezzi.
E BMW, forse interessata… ma solo agli slot in griglia, non a KTM in quanto tale.
Quella che doveva essere una rete di salvataggio si è rivelata una nuvola di vapore comunicativo.
Solo storielle, comunicati, promesse e stampa di pompieri a libro paga.
Mesi di balle da parte di Stephen Pierer per calciare la palla avanti e non perdere il controllo di quel cadavere che è diventato il suo gruppo industriale.
La rete vendita è il biglietto da visita di un’azienda ed è ridotta allo stato di abbandono commerciale, con concessionari disperati che ormai sono ridotti a fare televendite in cui cercano di regalare moto che nessuno vuole.
Assemblea del 25 aprile: senza contenuti
E così arriviamo all’assemblea straordinaria. Nata per risolvere, oggi si presenta priva dei suoi punti chiave.
L’aumento in contanti non si fa. La conversione in azioni dei prestiti nemmeno. E le vere decisioni… vengono rinviate, ancora.
Conclusione – Tutto confermato. Di nuovo.
Quello che oggi tutti fingono di scoprire, su Misterhelmet lo raccontiamo da quasi un anno.
La crisi finanziaria, quella industriale, lo spacchettamento delle attività, il rischio MotoGP…
Ogni tassello è andato esattamente dove avevamo previsto. Non siamo più intelligenti.
Semplicemente siamo andati a scuola, analizziamo i dati e non ci facciamo comprare da 2-3 moto in prova.
E oggi, mentre qualcuno si stupisce, noi confermiamo, verifichiamo, documentiamo.
E confermiamo di nuovo.
Pierer Mobility è in stallo tecnico.
KTM è senza ossigeno.
E la MotoGP potrebbe perdere un altro costruttore… prima ancora che la stagione finisca.
Disclaimer!
Se appare soddisfazione, nei video o negli articoli, non è per l’evolversi della vicenda, che mi addolora, ma per il fatto di avere la coscienza pulita per aver lavorato bene ed in modo onesto.
Vi posso solo dire di continuare a seguire Misterhelmet.
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