
L’andamento del mondiale MotoGP e tutte le cose che stanno succedendo ultimamente mi portano a riflettere…
Alcuni temi riguardano l’attualità, altri sono riferiti al passato, perché – diciamolo – quello che succede oggi cambia un po’ la prospettiva anche su quello che è successo negli ultimi anni. E quindi? Vi butto lì 10 heavy facts, dieci fatti pesanti.
Su Bagnaia, Marquez e la MotoGP in generale, i campionati vinti e i valori in campos. Alcuni temi vi troveranno d’accordo.
Altri no. Alcuni vi faranno felici. Altri vi faranno incazzare.
Fatto n1: Dovizioso: 00:01:07
Fatto n2: I titoli Mondiali: 00:02:08
Fatto n3: L’infortunio di Marquez: 00:06:25
Fatto n4: Se Marquez fosse rimasto in Gresini: 00:08:46
Fatto n5: Marquez e Ducati Factory: 00:09:36
Fatto n6: Marquez parla poco: 00:10:45
Fatto n7: Tutti parlano troppo: 00:12:24
Fatto n8: La GP25 funziona! 00:14:20
Fatto n9: Il secondo pilota Ducati: 00:15:14
Fatto n10: I numeri mostruosi: 00:19:00
Testo dettato tramite speech. Il linguaggio discorsivo è dovuto alla trascrizione automatica.
🔥 FACT 1 – DOVIZIOSO VA RIVALUTATO
Sebbene non sia mai andato davvero vicino a battere Marquez in campionato, Dovizioso è uno dei pochi che è riuscito a metterlo in difficoltà.
E anche a batterlo, quando stava bene.
Ok, parliamo di singole occasioni, non di una stagione intera.
Ma quanti altri l’hanno fatto?
Lorenzo e Valentino, sì. Ma a loro il merito è stato riconosciuto.
A Dovizioso, no.
Sì, lo si citava come avversario di Marquez. Ma, alla luce di quello che vediamo oggi, va pesato tutto di nuovo.
Non lo ha impensierito davvero nel finale, è vero.
E ha perso un mondiale che non doveva perdere, anche questo è vero.
Ma Dovizioso è stato più avversario di Marquez di tanti altri.
🔥 FACT 2 – I CAMPIONI DEL MONDO… E IL CONTESTO
Un titolo mondiale è un titolo mondiale.
Non si discute. Chiunque lo vinca è un campione del mondo. E non è colpa sua se manca qualcuno.
Anche se lo vince una volta sola, il suo nome resta per sempre sull’albo d’oro. E ci sta. Ma…bisogna vedere anche contro chi hai vinto.
Prendiamo i mondiali di Mir, Quartararo, Bagnaia e Martin:
validissimi, ci mancherebbe. Ma sono mondiali vinti in assenza di Marquez o quando era tecnicamente impossibilitato a competere.
Prima non si poteva dire. Si poteva pensare. Oggi però i riscontri ci sono.
Mir
Mondiale da Covid.
14 gare, corse più volte sulle stesse piste.
Nel 2024 fanno 20 gare più le sprint: sono 40 occasioni per assegnare punti, rispetto a 14.
Quartararo
Il suo titolo vale un filo di più, anche perché la Yamaha era in declino.
Ha fatto 5 vittorie e 5 podi, che non sono pochi.
Bagnaia
I suoi titoli valgono simbolicamente, perché hanno riportato il titolo in Ducati dopo anni.
Ma…
Titolo contro Quartararo:
Vinto in team. Con altre 7 Ducati a supporto. E Quartararo su una moto disgraziata.
Titolo contro Martin: Vinto per errori e sfortune tecniche di Martin che era su moto clienti
E in entrambi i casi, l’assenza di Marquez pesa come un’incudine.
Quello lì, prima dell’infortunio, aveva vinto un mondiale facendo 420 punti senza gare sprint.
E vogliamo dirla tutta? La casualità di questi mondiali è anche data dal fatto che non si sono ripetuti.
Se uno dice che Bagnaia più che averne vinti due, ne ha persi due, contro Quartararo e Martin, sta dicendo una cosa spiacevole, ma non del tutto sbagliata.
Perché? Perché a condizioni identiche ha fatto due vittorie e due sconfitte.
Bagnaia è un pilota validissimo, non sto dicendo di no.
Ma se avesse vinto quattro mondiali, oggi lo accosteremmo a leggende come Lorenzo o Doohan.
E il motivo per cui nessuno sano di mente lo accosta a Stoner, è proprio il come e contro chi ha vinto.
E anche il margine con cui ha vinto. Vinti due e persi 2 contro clienti e altri che avevano una moto inferiore.
🔥 FACT 3 – L’INFORTUNIO DI MARQUEZ HA INTERROTTO TUTTO
Altro fatto pesante. Se Marc Marquez non si fosse fatto male, forse avrebbe vinto ancora, anche con la Honda.
I risultati prima dell’incidente parlano chiaro: il trend lo dava vincente.
Marquez ha il suo peggior risultato nel 2015, quando è arrivato terzo.
Ma ha vinto nel 2013, 2014, 2016, 2017, 2018, 2019.
Poi si è fatto male.
E attenzione: ha vinto contro Valentino, Lorenzo, Dovizioso, tutti con moto ufficiali, non con moto clienti. E Marquez non ha mai perso il confronto diretto contro il suo compagno di squadra.
Dopo l’infortunio, la Honda ha perso il filo.
Lo sviluppo è passato di mano in mano, e quando lui è tornato, il pacchetto non c’era più.
Honda aveva anche smesso di impegnarsi, diciamolo.
Ma se non si fosse infortunato, le cose sarebbero potute andare molto diversamente.
E anche adesso che Honda ci mette un po’ più di impegno, SE CI FOSSE SOPRA MARQUEZ qualcosa di buono forse si rivedrebbe.
🔥 FACT 4 – SE MARC MARQUEZ FOSSE RIMASTO IN GRESINI…
Se Marquez fosse rimasto in Gresini con una GP24, oggi ci sarebbe una doppietta Gresini in testa al mondiale.
Perché? Perché lo dicono i risultati di Alex.
Con una GP24, Marc avrebbe guidato senza pensieri, e avrebbe fatto meglio di 233 punti, sicuro.
Certo, la GP25 recupererà terreno, e la GP24 non sarà sviluppata.
Ma il vantaggio accumulato da Marquez sarebbe potuto bastare, spingendo fino al mugello e oltre.
🔥 FACT 5 – DALL’IGNA HA MESSO MARQUEZ IN ROSSO PER SALVARE TARD0ZZI
Sì, paradossale. Ma seguitemi. Bagnaia è fortunato ad avere Marquez nel box.
Perché almeno può dire di perdere contro uno con la sua stessa moto.
Se Marquez fosse rimasto in Gresini, Tardozzi avrebbe fatto 40 ore di cardio, come ai tempi di Bastianini. Sempre avanti e indietro tra i box.
Così, almeno, l’onore del team ufficiale è salvo.
E questo è uno dei motivi per cui Dall’Igna ha voluto Marquez in rosso.
🔥 FACT 6 – MARQUEZ NON PARLA (MA FA)
C’è un altro fatto pesante:
Tutti dicono che chi vince festeggia, chi perde spiega.
Tutti tranne Marc Marquez.
Lui festeggia o si scusa, ma non spiega. Non si lamenta mai.
E questo ha fatto dire che forse non è uno sviluppatore, perché non sente le modifiche.
Non lo sappiamo se è vero.
Ma la verità è che Marquez non parla quasi mai. Non a chi non vale la pena.
Parla coi suoi tecnici, che infatti dicono che è bravissimo ma con la stampa non cerca scuse quando perde, né racconta “cosa ha migliorato” quando vince per far vedere che ne sa
E attenzione: Molti scambiano i pipponi tecnici e le supercazzole per competenza.
Secondo me, sono insicurezza.
Come sui social, dove c’è Desmociccio e GiulioRacingYellow che – da casa, con la settima media – hanno capito cose che Dall’Igna, Rigamonti e Bartolini, con i dati in mano, non hanno visto.
Marquez lo sa: 90% guidare, 10% parlare. E non con noi.
🔥 FACT 7 – LE PAROLE NON CAMBIANO LA REALTÀ (MA LA PEGGIORANO)
Altro fatto pesante legato alle parole:
Le parole non cambiano la realtà. Anzi, presentano il conto.
Marquez lo sa. Altri, no.
Le parole di Bagnaia, Bezzecchi, Di Giannantonio prima dei GP:
sulla moto, su Marquez, sul lavoro… A chi sono dirette?
A me sembrano insicurezze. E non servono a un cazzo.
“Lo vedo quinto.” – Bezzecchi.
“Non sta facendo chissà che, siamo vicini.” – Di Giannantonio
“Ho trovato la soluzione.” – Bagnaia.
A cosa servono? A far felici le TV? A fare i click? A gasare i fan? Sì, ma oltre a questo non fanno nulla. Anzi, si ritorcono contro. E fateci caso: Chi è forte, non dice nulla. Chi ti mena, ti mena.
Chi dice che sta per menarti… di solito non ti mena mai.
🔥 FACT 8 – LA GP25 È DA PODIO
La GP25 non è una moto che non funziona.
È una moto che vale almeno il podio. Minimo.
E migliorerà. Ma quando migliorerà, gli unici ad avere un problema saranno:
Alex Marquez, Fermin Aldeguer, Franco Morbidelli.
Non avranno più scuse.
🔥 FACT 9 – IL VENTO CAMBIA PER IL SECONDO PILOTA DUCATI
Nessuno caccerà Bagnaia. Ha un contratto, ha dato molto.
Ma ci sono parole pericolose da parte del management Ducati.
Parole dolci per Alex Marquez e Aldeguer, e parole di sveglia per Pecco.
Per Di Giannantonio, ripetuto il messaggio: ha la moto identica alle ufficiali, perché è un pilota ufficiale. A buon intenditore…
Risultato, invece? Spesso è l’ultima Ducati in pista.
E invece di parlare e occuparsi di marquez, ad esempio, dovrebbe preoccuparsi di questo.
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