Superbike, Australia: Bulega ingordo in Gara1. Con Iannone fa la storia!

Bulega, Locatelli, Iannone, Lowes, Razgatlioglu, Aegerter, Van Der Mark, Petrucci, Gerloff, Vierge. Questi i primi 10 al traguardo. E dopo il flag to flag, che sorpresa non è, arrivano le sorprese vere!
Il week end australiano della Superbike, dopo il colpo di scena, in realtà un po’ “telefonato” del flag to flag necessario per un asfalto davvero aggressivo, arrivano i colpi di scena veri.
Niccolo Bulega è appuntito, e si sa, già velocissimo nei test, ma così veloce non se lo aspetta nessuno. Non veloce da essere indiscutibile in pole e in gara, dove prende tutto senza lasciare niente a nessuno.

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Lui e Iannone entrano nella storia in qualifica con un 1-2 da rookies che non si era mai visto, mentre i big e i super attesi fanno più fatica del previsto.
In gara succede quasi la stessa cosa. Un errore forse nega a Iannone la possibilità di replicare la simmetria della Superpole ma alla fine un podio è più che positivo. Del resto c’è spazio per un solo vincitore al debutto.
E poi il podio è ulteriormente allietato da Locatelli, che fa con la Yamaha quello che non riesce a fare un Rea evidentemente alle prese con problemi seri, tecnici forse (lo sapremo) fisici di sicuro dopo la botta nel primo giorno di test.
Non è la gara dei sogni nemmeno quella di Bautista. Il campione del mondo in carica scivola, recupera, lotta e dimostra di avere determinazione e pazienza. È anche uno i quelli che sa, nel bene e nel male, che i mondiali sono lunghi e non si decidono i certo nella gara più atipica della stagione.
E Toprak? Il debutto più atteso degli ultimi 10 anni va come deve andare, forse, ma non come piacerebbe ai giornali e ai sognatori. Il turco fa fare a BMW quello che hanno sempre fatto i suoi predecessori, aggiungendoci quello che può dare il suo super talento. Ne viene fuori un quinto posto giusto sicuramente positivo che non risente della penalità di 1secondo che Toprak rimedia nel flag to flag per essere uscito troppo presto. Non cambia niente. E Alex Lowes non ruba niente a nessuno finendo ai piedi del podio. Il suo ruolo di caposquadra Kawasaki, lo ha preso sul serio, sembra.

Il resto? Mancia. Le Honda faticano, Bassani, Petrucci e Rinaldi, anche, e c’è un mega gap fra i soliti e il resto. Il gruppo dei potenti, va detto, sembra essersi allargato.
E poi, dai, siamo solo in Australia e ci sono altre 2 gare da fare.

Guarda la LIVE di Misterhelmet

 

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