La Superbike chiude a Jerez: a Bulega la gara, a Razgatlioglu il titolo! E non senza “drama!”

Bulega a Jereza fa più del suo dovere. Va anche un filo oltre, però non basta.
Vincere 3 gare non lo porta davanti al turco che in Spagna arriva già quasi al sicuro.
Adesso va in MotoGP da Campione SBK e alle derivate di serie, non lascia nemmeno il numero.

    Misterhelmet Shop

Guarda le Live di Misterhelmet con il commento della gara!


Eccco i dieci di Gara1: Bulega, Razgatlioglu, Bautista, Iannone, Vierge, Lowes, Locatelli, Gardner, Mackenzie, Van Der MarK
Ecco i nove della Superpole Race: Bulega, Bautista, Iannone, Vierge, Lowes, Locatelli, Mackenzie, Lecuona, Van Der Mark
Ecco i dieci di Gara2:  Bulega, Bautista, Razgatlioglu, Locatelli, Vierge, Alex Lowes, Iannone, Mackenzie, Lecuona, Bassani.

Il week end che chiude la Superbike offre l’unico “drama” della stagione motoristica su due ruote perché finisce con l’assegnare il titolo nell’ultima gara dell’ultimo giorno, eppure il destino sembra comunque scontato. Toprak Razgatlioglu si porta tanti tifosi quanto è il suo vantaggio e alla fine, le speranze, poche, che offre a Bulega, è lui a regalargliele.

Gara1
I due avversari fanno tutto bene in Gara1. Bulega vince, Razgatlioglu, gli sta dietro, con Bautista e Iannone a far di tutto per far capire che, su di loro, chi conta si è sbagliato.
Convincerà solo lo spagnolo perché l’italiano è stato troppo “casinista” per poter essere convincente. Come lui, del resto, ce ne sono tanti altri. Un classico delle moto: svegliarsi agli ultimi minuti. Non funziona quasi mai, ormai. 
Buono, per carità Locatelli e la scoperta Mackenzie che con la Ducati, dice più che la sua.
Il resto sono pesciolini.

Superpole Race
La “mezza gara” è l’unica sorpresa del week end. Bulega diventa aggressivo ed è irriconoscibile. Fa un’entrata da vecchia scuola sul turco e lo mette giù. Niente di trascendentale, incidente di gara. Che però va sanzionato e non è proprio tipico della guida dell’Italiano, sempre più che intelligente e corretto. Evidentemente la necessità è quella che è e bisogna passare. L’uomo Ducati trova, dall’altra parte, un turco più pollo che mai.
Non è chiaro il motivo per il quale, pur avendo ragione, uno come lui cada nella provocazione come un debuttante. Stare dietro all’italiano e lasciarlo sfilare, eventualmente, sarebbe stato sufficiente. Invece il turco sceglie di fare l’unica cosa che non gli conviene fare: la rissa con chiunque gli capiti.
Il resto dei protagonisti, li vedete sopra. Bautista, Iannone, Locatelli, e tutto il club dei co-protagonisti.

Gara2
Se la Superpole Race ha messo un po’ di spavento a Toprak, Gara2 finisce in modo diverso.
L’italiano vince e il turco sta nel suo. Parte decimo, recupera subito e poi si mette a guardare. Solo nel finale, senza rischiare, decide di salire sul podio. Il resto della community si danna per lasciare l’ultimo buon ricordo di sè. Servirà il giusto, ma almeno la gara è bella.

Bilancio finale
Vince chi merita. L’italiano rimpiange i due zeri tecnici, Bautista viene inspiegabilmente scaricato per Lecuona, Vierge è stato a lungo inspiegabilmente a piedi, Iannone dimostra che impegnandosi può, ma non si impegna che troppo tardi. E poi tanti altri come Locatelli fanno vedere che ci sono e fanno il possibile. Van Der Mark si ritira (bene così), Bassani delude un po’ di fronte ad Alex Lowes, e Mackenzie fa capire che vale più di quello che pensavamo tutti quando lo vedevamo su Honda. E’ bastato davvero poco.
Ok anche Spinelli e Delbianco. Una moto a questi due si potrebbe anche dare. In una Superbike di ripetenti, qualche novità non guasterebbe.
Per quanto riguarda il titolo, va a Toprak ma il più grande  campione della Superbike di tutti i tempi, non va in MotoGP. Il più grande campione di tutti i tempi, dopo oggi, va a casa e si chiama Jonathan Rea. Potete sbocchinare quanto volete ma il n1 è quello che ha vinto 6 mondiali. Più di tutti, meglio di tutti.

Il discorso sul campionato delle derivate merita un trattamento a parte.
In sintesi però, bisogna uscire dal giro dei poveri. Servono vere date internazionali, serve uscire dalla Spagna che della SBK se ne frega, serve andare in USA, serve fare regolamenti chiari e che non facciano incazzare il pubblico, quel poco pubblico competente che è rimasto a guardare le moto.
Insomma, serve crederci. Perché così non solo Liberty Media o Dorna faranno fatica a venderla bene, ma faranno proprio fatica a venderla, in generale fino a che, ed è già così, non faranno proprio fatica a tenerla in piedi. Eppure è l’unico campionato che ha un collegamento con la realtà delle moto che si possono comprare.
Ma a proposito di comprare, chi se lo compra, un campionato così, che nasce già battuto in partenza e che a ripetizione si fa depredare di talenti e sponsor perché è tenuto sedato da un proprietario che gestisce tutto e ha paura di affrontare la realtà?

Non c’è nemmeno molto tempo.


Risultati completi di Gara1
Risultati completi della Superpole Race
Risultati completi di Gara2

 

 

 

Articoli consigliati

No comment yet, add your voice below!


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *