
Le analisi si fanno con i numeri veri e le situazioni comparabili e si adattano i risultati ai numeri, non il contrario. Altrimenti l’analista e il giornalista, diventano fanboys e ufficio stampa e non fanno esattamente il lavoro che ci si aspetterebbe da loro. Purtroppo, non è la prima volta che, mia opinione, esigenze di fan club e senso di appartenenza, trasformano dei professionisti in portavoce un po’ troppo schierati. Gli stereotipi nazionali che vedono poi gli italiani guidare tutti allo stesso modo, poi, rasentano il ridicolo.







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