Posso aiutarla?
No grazie, davo solo un’occhiata.
Quante volte vi è capitato, da clienti?
O magari, se siete commercianti, da venditori?
Quanto fastidio dà uno che vaga per il negozio e curiosa dappertutto, magari per ore?
Il giusto. Sempre meno di uno che vi fa tirar giù mezzo magazzino ma poi, dopo mille domande, mille richieste, mille eccezioni, va via e non compra niente.
Nelle moto non esiste un paragone analogo ma la verità è che più di uno si sta chiedendo cos’altro possa volere Dovizioso da Aprilia.
Ricostruiamo.
Che Dovi sia utile ad Aprilia, lo diciamo da mesi. Abbiamo spiegato tutte le motivazioni che renderebbero la collaborazione sensata e sostenibile.
Però è un’utilità a scadenza, dato che più la moto migliora, e meno Dovizioso diventa vitale, perché procedendo con lo sviluppo e arrivando i primi risultati e non si capisce come possa essere ancora essenziale affidarsi ad un pilota così esperto.
Per non parlare del fatto che Aprilia sta chiudendo con un team clienti, che quindi avrà una configurazione ed una serie di esigenze che potranno servire la causa.
Insomma su Dovizioso pendono alcune considerazioni.
1) E’ a piedi da un anno.
2) Ha 35 anni
3) Il giro dei team lo ha completato e sono arrivate solo risposte negative, soprattutto in merito ad un ingaggio che l’entourage del rider definisce non importante, ma che alla fine è sempre stratosferico (KTM ne è rimasta inorridita).
4) L’unica risposta positiva, più che positiva, è arrivata da Aprilia che addirittura lo corteggia facendogli fare un po’ come gli pare, dimenticando anche di aver preso un due di picche poco tempo addietro.
5) Aprilia spende parole, tempo e risorse per cercare di invogliare un duo, pilota e manager, che continua a rimanere fastidiosamente freddo e distaccato.
6) Viene proposta (forse sì o forse no, ma poco cambia) una wild card che vuol dire che esiste la concreta possibilità di provare il pacchetto nella più realistica delle condizioni possibili… ma le dichiarazioni sono di disinteresse.
C’è un limite a tutto. Sia che Dovi sia realmente freddo e distaccato, sia che adotti un comportamento atto ad impreziosire la sua posizione, direi che siamo oltre.
Aprilia, abbondantemente imbarazzata, si dimostra molto paziente e parla di discussioni relative al 2022. E’ evidente che amerebbe chiudere qualcosa subito ma, come un’amante che aspetta che la persona con cui sta parli finalmente con il suo coniuge, è lì appesa, mite e remissiva. Anche troppo.
Niente wild card nel 2021, niente contratto, solo qualche test.
Per quanto si può andare avanti?
Ma a noi cosa importa? Tutto e niente.
Non che si debba costruire un giornalismo sul nulla fuffico, ci mancherebbe.
Ma se una cosa diventa surreale e fa ridere, come operatori e appassionati, è giusto esercitare il diritto di espressione.
Poi magari hanno anche firmato, ma a questo punto, davanti alla montagna che partorisce l’ennesimo topo, chi se ne frega.
Misterhelmet Gianluigi Ragno
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